C PENSO H – 2015 – happening di sabato 6 giugno, ore 10:30 – sei specchi riciclabili 50x20cm., basette adesive, spago, pennarelli – dimensioni variabili – percorso del Parco Fluviale di Cuneo, lato Gesso
C PENSO H – 2015 – happening of Saturday 6 June, 10:30 am. – six recyclable mirrors 50x20cm., stickly sockets, twine, markers – variable dimensions – path of the Cuneo River Park, Gesso side
“Ci penso ora, prima che l’acqua, l’aria e lo spazio siano ridotti in una bottiglietta di plastica. Azioni quindi essenziali, poetiche realizzabili” | “I think of it now, before the water, the air and the space are reduced into a little plastic bottle, so essential and poetic actions can be achieved”
L’intervento si colloca nella filosofia che pervade il progetto del Parco Fluviale e del suo edificio “la Casa del Fiume”, il tutto volto a comunicare alla comunità il valore delle risorse naturali. La singolare azione prosegue la mia ricerca, supportata dall’idea di poter interagire con la realtà del Parco Fluviale, che circonda la città di Cuneo ed è un tutt’uno con la nostra vita quotidiana. E’ un esercizio d’immaginazione e di confronto con chi passa per caso, per riflettere sullo scorrere inesorabile della natura e sulle nostre influenze su di essa. Il confronto prende forma con due domande, ..quanto lasci scorrere il naturale intorno a te? e ..quanto ti lasci attraversare dalla natura? con l’ausilio di pannelli che riflettono lo spazio e l’acqua, ad ogni persona chiedo la sua affinità con ciascuno di questi elementi. Si procede quindi con lo scrivere le sensazioni sui pannelli indossati per scambiarli poi tra le parti in gioco, riproponendo all’altra persona di sintetizzare in altrettanto modo il proprio pensiero | This happening position itself in the philosophy of the River Park and his building “the River’s House”, all this to communicate the natural resource value to the community. This singular action continue my research, sustained by the idea to can interact with reality of River Park, which encloses the town of Cuneo and it’s a one thing with our daily life. This is an exercise of imagination and comparison with person that casually pass through, useful to think over the relentless flowing by the nature and the our conditioning of she. The discussion take shape with two questions: how many natural elements do You let flow around ? and how many natural elements You allow to pass through yourself ? Using panels that reflects sky and water, I ask everyone the personal affinity with this natural elements. The performance carry on writing the various impressions on the panels put on some limbs and sharing them with engaged persons, so proposing at the opposite person to summarize the own similar thought