ospite | guest MICROCOLLECTION – Elisa Bollazzi
[frammenti di opere, etichette per semi | seed labels, artwork’ scraps]
c/o Giardini Fresia – Cuneo
Sabato 14, ore 16
A lasciare un segno del museo itinerante e delle azioni conviviali da poco trascorse, in una porzione dei Giardini Fresia, ci si appresta alla Semina d’arte, il frammento di un’opera letteralmente seminato per un pubblico in attesa della crescita di un piccolo giardino d’arte, stimolando la creatività ed aprendo spazi di pensiero nella contemplazione di un’area verde con lavori già presenti, appena “seminati” e in divenire.
Fra le numerose lettere ricevute, Elisa ha estratto una riflessione di Nicolò Baggio (studente dell’ultimo anno del Liceo Artistico Frattini di Varese che ha partecipato come guida alle prime Visite Guidate alle Semine di Microcollection nei Giardini Estensi di Varese il 19 maggio 2012), “la sensazione di fronte ad un frammento di opera è sottilissima ma ricca, in un certo senso irrazionale perché va contro la concezione di opera d’arte stessa, mette in crisi lo spettatore senza scandalizzare o fare critiche forti ed esplicite”.
Saturday 14, at 4 p.m.
To leave a souvenir of pleasant moments passed with this traveling museum, During this Semina d’arte event, art fragments were literally sown into a portion of the Fresia Gardens of Cuneo. The audience were invited to consider the possibility of the fragment’s growth into a small art garden, stimulating creativity and opening room for thought in the contemplation of a green area containing freshly “sown” artworks in the process of development.
Among the many letters received, Elisa extracted a reflection of Nicholas Baggio (a student in the last year of the Frattini Art School of Varese, Italy, who participated as a guide to the first sowings of the Microcollection Guided Tours of the Estensi Gardens of Varese May 19, 2012), “the feeling of being in front of an art fragment is very subtle but rich, in a certain way irrational, because it goes against the concept of the work itself, it destabilizes the viewer without shocking or making a strong or explicit criticism”.