ospite | guest MICROCOLLECTION – Elisa Bollazzi
[schede dati, video, microscopio | data sheet, video, microscope]
c/o Barale-Venezia – via f.lli Vaschetto, 11 Cuneo
c/o fam.Dutto – via f.lli Vaschetto, 11 Cuneo
Microcollection nasce il 24 maggio 1990 quando, in visita al Padiglione Inglese della Biennale di Venezia, quasi per caso, Elisa ha pensato di raccogliere alcuni frammenti di una meravigliosa opera di Anish Kapoor, finiti accidentalmente sul pavimento. Queste microparticelle, dimenticate dai più, hanno rappresentato una vera e propria svolta, un nuovo modo di muoversi nei circuiti dell’arte italiani ed internazionali, alla ricerca di nuove microacquisizioni che sarebbero andate altrimenti distrutte. Il 24 maggio 2008 Microcollection dà vita alle cosiddette Semine d’arte di preziosi frammenti di opere i cui titoli ne mostrano il criterio di selezione. Le Semine d’arte attivano una dinamica di restituzione fisica dei frammenti prelevati negli anni. Durante due intense giornate di luglio, Microcollection presenta il Cabinet de regard: MicroItalics. 15 frammenti invisibili acquisiti nel 2008 a Palazzo Grassi nella mostra “Italics: l’arte italiana tra tradizione e rivoluzione 1968-2008” curata da Francesco Bonami e qui visibili al microscopio | Microcollection was born on May 24, 1990 when during a visit to the British Pavilion at the Biennale of Venice, almost by accident, Elisa decided to collect a few fragments from a wonderful artwork of Anish Kapoor, which had accidentally ended up on the floor. These forgotten micro-particles, represent a real turning point, a new approach in Italian and international art circuits, searching for new micro acquisitions that otherwise would have been destroyed. On May 24, 2008 Microcollection gave life to Semine d’arte (art sowing), for precious fragments of artworks whose titles fit the selection criteria. Semine d’arte instigated a mechanism of physical restitution of the fragments collected over the years. During two intense days in July Microcollection presented the Cabinet de regard (observation cabinet) : MicroItalics. 15 invisible fragments acquired in 2008 at the Palazzo Grassi exhibition “Italics: Italian Art between Tradition and Revolution 1968-2008” curated by Francesco Bonami, visible only under a microscope.
Venerdì 13, ore 19
Microcollection si infiltra delicatamente negli ambienti dell’appartamento in modo impercettibile, in punta di piedi, come suo solito. Archivi e faldoni della collezione inseriti nelle librerie, come se fossero sempre stati lì. Un proiettore diffonde il video di una Semina d’Arte per un pubblico comodamente seduto sui divani di casa. Nella zona notte, sui comodini a fianco di un grande letto matrimoniale e nella zona giorno, su tavolini e sgabelli, pile di buste contenenti frammenti di opere d’arte contemporanea spedite da tutto il mondo dai numerosi collaboratori di Microcollection. Nel contempo, in una stanza spoglia è installato il Cabinet de regard, un tavolino di casa con un microscopio e un vetrino contenente un frammento della collezione. Si creano così una mostra collettiva tematica e un’azione di archiviazione: mentre a turno le persone possono ammirare i frammenti scambiandosi opinioni al riguardo; lo stesso spazio è provvisto di un piccolo casellario utile a raccogliere eventuali frammenti d’arte in arrivo proprio dalle persone presenti. L’appartamento, nella sua totalità, si trasforma nella postazione di lavoro di Microcollection, con decine di dati da catalogare, selezionare, visionare ed archiviare. Non ultimo, un tappeto colorato per bambini è pronto per una didattica ludica d’intrattenimento e contemporaneamente in questa zona living si propone un’apericena con cibi adatti alle intolleranze alimentari.
Friday 13, at 7 p.m.
Microcollection imperceptibly infiltrated the environment of the apartment, on tiptoes as always. Files and folders of the collection were inserted into the library, as if they had always been there. A video was projected displaying an act of art sowing, Semina d’Arte, for an audience sitting comfortably on a homely sofa. In the bedroom, on the night table next to a large double bed and in the living room, on tables and stools, there were a lot of envelopes containing fragments of contemporary artworks sent by many of Microcollection’s collaborators from all over the world. At the same time, the Cabinet de regard was installed in an empty room, a stand with a microscope and a glass slide containing a fragment from the collection. This was a collective exhibition based on issues and acts of art storage: while people could take turns at looking at the fragments and exchanging views on the subject; the same space has a small box used to collect any fragments of art which the participants might have brought with them. In its entirety, the apartment was transformed into a Microcollection workstation with a large amount of data to classify, select, view and store. Last but not least, a colorful rug for kids was in place for engaging educational entertainment while an aperitif-dinner was proposed in the same living space with food suitable for persons with allergies.
Venerdì 13, ore 21
Una sessione introduttiva è curata da Domenico Olivero, offrendo così una micro -conferenza sugli artisti del Cabinet de regard. Questo breve e conviviale confronto lavora sull’immaginazione, i ricordi e la capacità di stimolare la creatività nel pubblico. Si verifica un corto circuito mentale in grado di rendere la “lezione” indimenticabile, in un nuovo approccio alla storia dell’arte contemporanea. E’ un’azione dove Microcollection mette in atto uno spostamento dell’attenzione da sè agli artisti del Cabinet de regard, in una chiara forma di antiprotagonismo.
Friday 13, at 9 p.m.
The introductory session curated by Domenico Olivero, offered a micro-conference on the artists of the Cabinet de regard. This short and interesting comparison dealt with the imagination, memories and the stimulation of public creativity. This resulted in the viewer’s mental short circuit, making the “lesson” unforgettable, with the presentation of a new approach to add to the history of contemporary art. It was an action where Microcollection shifted attention from itself to the artists of the Cabinet de regard, in a clear act of anti-protagonism.